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“Muro muore nell’omertà”, striscioni e offese via social: la maggioranza presenta querele

La vicenda vede al centro il primo cittadino che mercoledì scorso ha depositato ha partecipato ad un tavolo in Prefettura. Il Prefetto convoca una riunione per fare chiarezza sulla presenza ...

La vicenda vede al centro il primo cittadino che mercoledì scorso ha depositato ha partecipato ad un tavolo in Prefettura. Il Prefetto convoca una riunione per fare chiarezza sulla presenza di striscioni offensivi in città e l’amministrazione decide di presentare denuncia contro ignoti e contro i titolari di alcuni profili Facebook. Accade a Muro, dove nei giorni scorsi è comparso uno striscione dal contenuto inequivocabile: “Muro muore nell’omertà”. Un allarme che riguarderebbe i dati e sanitari della zona in cui sono presenti alcune aziende al centro di valutazioni ambientali. La Prefettura ha voluto vederci chiaro convocando una “riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia”, chiedendo la partecipazione del sindaco e delle forze dell’ordine, per discutere sull’affissione di striscioni riportanti frasi diffamatorie. “In realtà, negli ultimi mesi, io e la mia amministrazione -spiega il primo cittadino Antonio Lorenzo Donno-, abbiamo soprasseduto a tante offese e calunnie ricevute via social. Abbiamo lasciato passare, senza rispondere, tante falsità ‘spacciate’ per verità. L’ultima, per esempio, in ordine di tempo, quella riguardante i deposimetri, per i quali il controllo si è protratto anche nel 2018. Abbiamo accettato ogni tipo di critica ed anche numerosissime chiamate in causa con ‘tag’ via Facebook. Abbiamo sofferto, vedendo che l’immagine del nostro paese veniva denigrata, senza rispondere a chi, distruggendola, addirittura ‘si preoccupava’ del turismo. Lo abbiamo fatto, semplicemente, perché riteniamo che il diritto di espressione sia da tutelare. La convocazione del Prefetto ha fatto traboccare il vaso: “I componenti del gruppo di maggioranza “UnitixMuro” hanno presentato, presso la locale caserma dei carabinieri, una denuncia-querela, sia nei confronti di ignoti, per aver affisso degli striscioni diffamanti, sia contro persone note, che, condividendo via social la foto ed il post, ne hanno fatto proprio il contenuto. Non solo, ma con la stessa denuncia, chiediamo che gli organi competenti e la magistratura facciano luce, quanto prima, sulla situazione ambientale del nostro territorio”. 

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