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Notte della Taranta: si parte da Otranto, concertone il 25 agosto. Il programma

Tante novità per il Festival della Notte della Taranta, in giro nel salento per 19 tappe dal 3 al 25 agosto. Si parte il 3 agosto da  Otranto e poi Corigliano d’Otranto, Nard&ogra...

Tante novità per il Festival della Notte della Taranta, in giro nel salento per 19 tappe dal 3 al 25 agosto. Si parte il 3 agosto da  Otranto e poi Corigliano d’Otranto, Nardò, Sogliano Cavour, Ugento, Cursi, Acaya, Zollino, Calimera, Alessano, Lecce, Torrepaduli, Carpignano Salentino, Galatina, Castrignano de Greci, Soleto, Martignano, Sternatia, Cutrofiano, Martano. Concertone finale a Melpignano il 25 agosto. I Concerti Ragnatela sono l’essenza del Festival. La pizzica, dalle radici forti e capillari che affondano in una cultura complessa, ricostruisce anno dopo anno la sua onda sonora esplorando nuovi linguaggi. Dal 5 al 23 agosto la sezione Concerti Ragnatela del Festival  proporrà un percorso sonoro e danzante con  i migliori gruppi di riproposta nel panorama della musica popolare del Centro-Sud Italia: dal Salento Antonio Amato Ensemble, Antonio Castrignanò e Fanfare di Ciocarlia, CGS Canzoniere Grecanico Salentino, Kalàscima, Officina Zoè, Alessandra Caiulo - Koinè,  Alla Bua, Stella Grande, Fonarà,  Ariacorte, Kamafei, I Calanti, Li Strittuli, Enzo Petrachi e Folkorchestra, Accademia del Folk, Ionica Aranea;  dalla Puglia Ruggiero Inchingolo & Suoni dal  Mediterraneo  Project,   Uaragniaun  e Piero Balsamo,  Circolo Mandolinistico  San  Vito dei  Normanni, Pizzicati Int’Allu Core CJS, Petrameridie,  Mandatari;  dall’Abruzzo Orchestra Popolare del Salatarello;  dalle Marche A Renderchitte;  dal Lazio Orchestra Bottoni dalla Campania I Brigranti e i  Bottari  Degli Alburni. Ad aprire ufficialmente i concerti del Festival, il 5 agosto a Corigliano d’Otranto, torna Ambrogio Sparagna, maestro concertatore dal 2004 al 2006, che dirigerà l’Orchestra Sparagnina nata dalle esperienze didattiche dell’Istituto Comprensivo del paese. Nelle tappe di Nardò, Ugento e Sternatia protagonista sarà la celebre Orchestra Popolare La Notte della Taranta, simbolo della cultura contemporanea del Salento, ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo. Territorio e cosmopolitismo nella sezione Concerti Altra Tela che mescola ritmi e suoni del panorama tradizionale salentino con quelli della musica popolare del mondo. Altra Tela nell’edizione 2018 propone un viaggio nella musicalità femminile dalla Sardegna con Le Galanias alla Sicilia con Le Malmaritate e il ritorno di Carmen Consoli, già maestro concertatore de La Notte della Taranta nel 2016. Dal Marocco con B’Net Houariyat femme de Marrakesch alla Georgia con il Trio Mandili. E ancora il rituale adorcista e post industriale di Sidi Marzuq praticato dalla comunità della Banga con Ifriqiyya Electrique dalla Francia e dalla Tunisia. Una narrazione che è mescolanza tra tradizione e modernità. Il Festival, nella sezione Altra Tela, festeggerà i 25 anni di attività di Officina Zoè’, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua storia in una festa di piazza alla quale prenderanno parte musicisti, scrittori e registi che racconteranno l’incontro con lo storico gruppo. Altra tela  ospiterà inoltre i progetti speciali:  Terra, pane e lavoro a cura di Rocco Nigro legato al mondo bracciantile e popolare del Salento; Soffio dell’otre di Nico Berardi che mescola timbri popolari con quelli classici;  dal Lazio Ribelle e Mai domata  di Bosio Teatromusica, storie e canti della famiglia antifascista romana Menichetti a cura di Costanza Calabretta e Alessandro Portelli; Note di Viaggio di Pino Ingrosso racconto musicale e teatrale capace di rievocare una civiltà ancestrale comune non solo al Sud Italia ma a tutti i Sud del mondo. Altra Tela nel 2018 apre al linguaggio del teatro ospitando l’opera dei Pupi, patrimonio orale e immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Dalla Sicilia arriva Mimmo Cuticchio l’importante erede della tradizione dei cuntisti e dei pupari. Cuticchio porta in scena la storia de Il gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica. Nella sezione Parole dal Festival il pubblico incontrerà Luigi Cinque, regista e musicista che ha firmato il documentario The Fabulous Trickster , dedicato ad Antonio Infantino. Luigi Cinque con Hypertext O’rchestra proporrà un viaggio sonoro tra Mediterraneo ed Europa con le affascinanti voci di Petra Magoni, Carles Denia e Badara Seck e un ensemble di cupa cupa guidato da Agostino Cortese per l’omaggio musicale a Infantino, l’artista lucano recentemente scomparso. E’ dedicata a Teta Petrachi, detta La Simpatichina, la nuova sezione del Festival dal titolo Alberi di Canto affidata all’interpretazione di Enza Pagliara. Teta Petrachi, oggi novantenne, è stata grande interprete della tradizione con capacità vocali vastissime. La sua voce era di due ottave sopra la norma e si elevava nei campi come in città tra canti d’amore e di lavoro. “Albero di canto, cosi si chiamano i contadini che secondo l’opinione generale del villaggio sanno a memoria un’infinità di melodie”.  (Bela Bartòk, Scritti sulla musica popolare). Nelle notti itineranti del Festival i borghi antichi sveleranno la loro bellezza nella sezione Borgo Racconta con un appuntamento speciale il 10 agosto a Acaya (Vernole):  la lectio magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio sul tema “La Puglia internazionale delle Crociate. Cavalieri e dame del Castello di Giangiacomo di Acaya”. I visitatori avranno inoltre  la possibilità di conoscere storie e leggende attraverso le visite guidate curate dall’Università del Salento a Nardò, Alessano e Martano e attraverso il teatro con L’età dell’olio e della pietra a cura di Cantieri teatrali Koreja, viaggio alla scoperta dei frantoi ipogei di Martignano e Sternatia, e Macarìa soletana a cura di Artetika alla scoperta della leggenda del campanile di Soleto e del mago Tafuri. Veicolo di linguaggi multipli, il Festival 2018 propone un percorso di ricerca tra passato e futuro con tre mostre in anteprima nazionale. Nel novantesimo della sua nascita e del sessantesimo della vittoria di “Nel blu dipinto del blu/Volare” al Festival di Sanremo, il Festival de La Notte della Taranta, offre un omaggio a Domenico Modugno con una mostra audiovisiva, curata da Rudi Assuntino,  che ripercorre la giovinezza dell’artista quando a San Pietro Vernotico componeva i versi delle canzoni in dialetto salentino. La mostra Modugno Salentinoè narrazione visiva e sonora  delle avvincenti vicende personali e artistiche che conducono l’artista fino alle porte del successo sanremese.  L’impareggiabile interpretazione della sua ninna nanna che si apre con il grido del compratore di olive che ha conquistato Frank Sinatra introduce il visitatore nei percorsi di colori, suoni e paesaggi che hanno ispirato Domenico Modugno. La mostra sarà inaugurata a Sternatia il 2 agosto nelle sale di Masseria Placerà. Passato e futuro del Salento si incontrano nella mostra Menadi Danzanti  progetto realizzato grazie alla sinergia tra Assessorato alle Industrie Turistichee Culturali della regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta. La mostra proporrà la visione della straordinaria collezione di ceramiche antiche, greche e magno greche, con immagini legate alla musica ed ai suoi diversi aspetti e funzioni, ai luoghi e alle occasioni in cui si suonava, agli dei che la proteggevano ed ai miti che la raccontavano. Curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, punta a far conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli incredibili legami con la contemporaneità. I reperti esposti nel Museo Castromediano di Lecce, insieme ad una selezione di vasi, eccezionalmente allestita nelle sale del palazzo marchesale De Luca di Melpignano, databili tra la fine del VI ed il I secolo a.C.,  documentano i diversi momenti di vita in cui la musica è presente e protagonista. Il paesaggio incontaminato e prezioso di Porto Selvaggio è protagonista della mostra. I Luoghi di Renata, un viaggio fotografico curato da Palo Laku che esplora la natura e l’intima solitudine di Renata Fonte, l’assessore  alla cultura e alla pubblica istruzione di Nardò uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che pagò con la vita la difesa estrema della sua terra. Contro la speculazione edilizia e la minaccia di cementificazione dell’incantevole baia, Renata Fonte oppose la cultura della bellezza e della salvaguardia dell’ambiente. La sequenza di immagini restituisce lo sguardo di Renata,  attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e  Viviana, sui luoghi che hanno determinato le scelte  nella  sua breve vita. La mostra sarà inaugurata il 6 agosto a Palazzo Personè, Nardò.  Il Festival riserverà grande spazio alla danza con i laboratori di pizzica attivi a Corigliano d’Otranto, Alessano e Carpignano salentino. Un percorso di conoscenza aperto al pubblico sulla danza tradizionale salentina nella sua complessità, curato dai danzatori del Corpo di Ballo de La Notte della Taranta. Ed è la danza la protagonista del progetto Piccola Ronda che in collaborazione con il Comitato Festa San Rocco di Torrepaduli consente alle bambine e ai bambini di Ruffano di conoscere i codici millenari della pizzica scherma o danza dei coltelli. I piccoli saranno protagonisti del Fuori Festival il 15 agosto durante la tradizionale e autentica Notte delle Spade. E in terra grica, a Zollino, con la sezione Il Cibo della Taranta, il Festival propone un viaggio di gusto con il laboratorio sulla sceblasti, il pane condito. Prodotto Agroalimentare Tradizionale inserito dal 2006 nell’apposito elenco del Ministero delle Politiche Agricole, la sceblasti è pane condito e senza forma che la Cooperativa di Comunità di Zollino condividerà nella preparazione e nella degustazione con i visitatori. Il Festival è un progetto della Fondazione La Notte della Taranta, Regione Puglia, Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella. Main Sponsor edizione 2018 Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli. Partner: Fiorucci, Costa Crociere, Mercedes Gruppo De Mariani, Canon, Acqua Orsini. 

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