Ambiente Cronaca Lecce Appello dell'Arcivescovo e petizione al rettore: il Salento si mobilita contro Tap "Necessario ascoltare le ragioni del territorio" scrive D'Ambrosio. Intanto sul web gli studenti si mobilitano con una petizione rivolta al rettore dell'Università del Salento. Anc... 30/03/2017 a cura della redazione circa 2 minuti "Necessario ascoltare le ragioni del territorio" scrive D'Ambrosio. Intanto sul web gli studenti si mobilitano con una petizione rivolta al rettore dell'Università del Salento. Anche la Chiesa di Lecce esprime ansia e preoccupazione per la vicenda del gasdotto Tap. L’Arcivescovo D’Ambrosio, raccogliendo il pensiero di tutta la comunità diocesana, invita a riflettere su ciò che scrive Papa Francesco nella “Laudato sì”, l’enciclica sulla cura della casa comune: “È importante - è il pensiero del Pontefice - leggere i testi biblici nel loro contesto (…) e ricordare che essi ci invitano a «coltivare e custodire» il giardino del mondo. Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future”. “Com’era prevedibile, la sentenza del Consiglio di Stato – sostiene l’arcivescovo – non sarebbe riuscita ad annullare e a cancellare di colpo le paure e le motivazioni dei manifestanti. Sarebbe ora necessaria una pausa che offra ulteriore spazio alla riflessione ma anche all’ascolto delle ragioni del territorio che forse fino ad oggi in parte è mancato”. “Il mio – conclude D’Ambrosio – è un accorato appello affinché, attraverso il dialogo e il sereno confronto tra le parti coinvolte, si cerchino soluzioni, le più opportune per il rispetto delle popolazioni e delle future generazioni ma anche per la salvaguardia di un ambiente, il nostro, troppo spesso ‘turbato’ dalle esigenze dello sviluppo e del progresso”. Intanto anche le associazioni studentesche si mobilitano. Oltre a prendere posizione, invitano il rettore dell'Università del Salento a fare lo stesso attraverso una petizione online. "L’espianto di duecento ulivi e la realizzazione della Tap è la dimostrazione di un Paese succube di logiche che prediligono interessi economici a discapito della sacrosanta facoltà dei popoli di scegliere per la loro terra." si legge nella petizione. "Ci rivolgiamo al Magnifico Rettore Vincenzo Zara e all’intera comunità accademica dell’Università del Salento e chiediamo Loro di sottoscrivere questo appello per sostenere insieme questa fondamentale battaglia di civiltà." Qui il link della petizione
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